Gli autori della stagione 2 di The Last of Us hanno aggiunto le spore perché era dettato dalle esigenze drammatiche della storia
Gli showrunner di The Last of Us Neil Druckmann e Craig Mazin hanno confermato che la HBO riporterà le spore come metodo di diffusione dell'infezione nella seconda stagione. Questa decisione aggiunge nuove possibilità di trama e riporta un elemento del gioco assente nella prima stagione.
Ecco cosa sappiamo
Il nuovo trailer, presentato al SXSW 2025, mostra una persona infetta che esala spore, un elemento chiave del videogioco che costringe i personaggi a indossare maschere nelle aree infette. Nella prima stagione, le spore sono state sostituite da fragili viticci che avevano un aspetto cinematografico e creavano un'atmosfera più terrificante. Tuttavia, nella seconda stagione, le spore sono tornate, il che avrà un impatto significativo sulla trama e sulle interazioni dei personaggi.
Druckmann ha spiegato che la decisione di riportare le spore è stata dettata dalle esigenze drammatiche della storia:
"Volevamo trovare il momento giusto per introdurre le controversie in modo che facessero la differenza per la storia. E ora quel momento è arrivato".
La seconda stagione promette anche più azione e più infetti. Il trailer mostra la città di Jackson attaccata da un'orda di infetti, creando tensione e minaccia per la comunità. Mazin ha sottolineato che il ruolo degli infetti sarà notevolmente ampliato: "Vogliamo rendere la loro presenza significativa, non solo aumentarne il numero".
La seconda stagione di The Last of Us coprirà solo una parte della trama del secondo gioco, lasciando spazio a una potenziale terza stagione. È previsto un totale di sette episodi, il primo dei quali uscirà il 13 aprile.
Va ricordato che Caitlin Dever, che interpreta Abby nella seconda stagione di The Last of Us, conosce l'atteggiamento verso il personaggio, ma vuole renderlo credibile e soddisfare i fan.
Fonte: IGN