Diversi sensori russi sono stati trovati vicino ai sottomarini britannici, monitorando la flotta.

Di: Mykhailo Stoliar | 07.04.2025, 08:41

La Royal Navy del Regno Unito ha scoperto dispositivi di ricognizione russi che sono stati gettati a terra e utilizzati per tracciare i sottomarini britannici.

Ecco cosa sappiamo

Secondo il Telegraph, questi sensori rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, in quanto sono progettati per monitorare i sottomarini nucleari Vanguard, che trasportano missili intercontinentali a testata nucleare e sono un elemento chiave del deterrente nucleare del Paese.

Il Regno Unito ritiene che la Russia abbia creato una rete di sorveglianza sottomarina intorno alla base navale di Faslane, da cui vengono lanciati i sottomarini. Di conseguenza, sono già iniziate le operazioni per neutralizzare i dispositivi ostili ed esplorare le vie di possibile infiltrazione.

Oggi solo due dei nove sottomarini nucleari britannici sono pronti ad uscire in mare. Un Vanguard è permanentemente in mare come parte dell'operazione di deterrenza nucleare, e l'altro è l'HMS Anson multiuso di recente entrata in servizio. Il resto delle imbarcazioni è in fase di riparazione, che in alcuni casi è durata più di cinque anni a causa di problemi critici nell'industria della difesa.

L'intelligence indica che la Russia dispone di navi specializzate in grado non solo di monitorare ma anche di danneggiare le infrastrutture sottomarine. Anche le navi civili, comprese le petroliere, vengono utilizzate attivamente per raccogliere informazioni, dispiegando apparecchiature di spionaggio sotto le sembianze di una flotta commerciale. Una di queste petroliere, la Eagle S, è già stata fermata in Finlandia.

Fonte: Il Telegraph