La Corea del Sud abbandona l'F-35B in favore dei droni nel progetto della portaerei leggera
La Marina della Corea del Sud ha aggiornato il suo piano per costruire una portaerei leggera, sostituendo i caccia F-35B con droni da combattimento.
Ecco cosa sappiamo
Secondo Chosun, il piano aggiornato mira a aumentare l'autonomia nella tecnologia della difesa e a ridurre la dipendenza dalle importazioni statunitensi.
Invece di acquistare costosi caccia F-35B capaci di decollo e atterraggio verticali, il nuovo concetto prevede l'uso di droni domestici per missioni di ricognizione, sorveglianza e attacco. Questo ridurrà significativamente i costi, che nel progetto originale erano stimati in 7 trilioni di won (circa 5,1 miliardi di dollari).
Il progetto originale, sviluppato sotto la presidenza di Moon Jae-in con il nome di Nave anfibia multipurpose II, prevedeva la costruzione di una portaerei da 30.000 tonnellate con una lunghezza di 260 metri entro il 2033. Era previsto il dispiegamento di 20 caccia F-35B, ma ora saranno sostituiti da droni da combattimento, ricognizione e attacco, inclusi i droni kamikaze. Allo stesso tempo, elicotteri da assalto e attacco rimarranno a bordo.
Portaelicotteri coreano LPH 6112 Marado. Illustrazione: Forze Armate della Repubblica di Corea
La Marina della Corea del Sud spiega il cambiamento nel piano attraverso lo sviluppo di tecnologie senza pilotaggio e nuove esigenze per le operazioni marittime. La piattaforma aggiornata sarà una nave comando mobile capace di eseguire missioni di attacco, anfibi, sicurezza e soccorso.
Si prevede che l'uso di UAV consenta di risparmiare diversi trilioni di won rispetto al progetto originale.
Fonte: Chosun