La Romania ha solo 377 carri armati T-55 e TR-85 e spera che la NATO la aiuti nella guerra con la Russia.

La Romania possiede solo 377 carri armati T-55 e TR-85 e non sta attualmente sviluppando i propri piani di difesa in caso di guerra con la Russia, sebbene faccia parte del fianco orientale della NATO, dove la minaccia del Cremlino è più acuta.
Ecco cosa sappiamo
In questo caso, le autorità rumene non si affidano al proprio potenziale di combattimento, ma alla pianificazione strategica dei vertici dell'Alleanza e del contingente militare francese, il che dimostra chiaramente come il principio della difesa collettiva venga attuato nella pratica. Il portale Defence Romania riporta che il presidente ad interim della Romania, Ilies Bolozhan, ha dichiarato in un'intervista a Digi24 che la leadership del Paese non sta attualmente prendendo in considerazione alcun piano "nel caso in cui la situazione nella regione si aggravi".
Allo stesso tempo, i leader della NATO hanno piani strategici per affrontare le minacce a qualsiasi Stato membro, soprattutto sul fianco orientale, e questi piani includono l'esercito rumeno. È interessante notare che questa è stata la risposta di Bolozhan a una domanda su eventuali misure di sicurezza aggiuntive in caso di aumento delle tensioni nella regione.

Un caccia Rafale francese. Illustrazione: Dessault
Gli autori di Defence Romania sottolineano che la Francia, che guida il contingente NATO nel Paese, così come le forze armate statunitensi, sono di stanza in Romania. Inoltre, la base aerea rumena "Mihail Colgicănu" è attivamente utilizzata dagli aerei della NATO per le operazioni nella regione.
Defence Express richiama l'attenzione sul fatto che gli stessi rumeni dichiarano apertamente che, in caso di possibile aggressione russa, contano principalmente sulla protezione di altri Paesi occidentali e solo successivamente sul proprio potenziale di combattimento.
La leadership rumena sta probabilmente evitando di fare dichiarazioni forti sulla sicurezza del Paese a causa della febbre elettorale. Allo stesso tempo, l'approccio "i Paesi più forti ci proteggono comunque" dimostra chiaramente come la Romania vede l'attuazione del principio di difesa collettiva.
Fonte: Difesa Romania