Produzione di armi statunitense a rischio a causa dei dazi di Trump

I dazi imposti dal presidente americano Donald Trump potrebbero mettere a rischio la produzione di armi degli Stati Uniti e minare i partenariati di difesa globali.
Ecco cosa sappiamo
Secondo Politico, le nuove tariffe potrebbero destabilizzare le catene di approvvigionamento globali che il Pentagono ha costruito nel corso di decenni, aumentare il costo della produzione di armi e rendere più difficile la cooperazione con i partner internazionali per contrastare la Cina.
Diplomatici, legislatori e analisti dell'industria della difesa avvertono che questo approccio potrebbe costringere gli alleati degli Stati Uniti a cercare fornitori alternativi.
I programmi che dipendono dalla cooperazione internazionale sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle tariffe. Tra questi, i caccia F-35, sviluppati con la partecipazione di 20 Paesi, e i sistemi di difesa missilistica creati insieme a Norvegia e Israele.
L'amministrazione Trump giustifica i dazi con il tentativo di aumentare il numero di posti di lavoro negli Stati Uniti spostando la produzione di componenti all'interno del Paese. Tuttavia, l'industria della difesa sta già affrontando difficoltà di organico in quanto compete con altri settori che offrono condizioni di lavoro più stabili.
Il senatore Mark Kelly sottolinea che, a causa della complessità delle forniture per la difesa, molti componenti possono attraversare più volte le frontiere, accumulando ogni volta dazi aggiuntivi. Questo farà salire i prezzi delle armi e aumenterà i costi del Pentagono, rendendo più difficile mantenere le forze armate statunitensi pronte al combattimento.
Fonte: Politico