NextSpace TestRig: il primo al mondo stampante 3D per la stampa nello spazio aperto

Di: Anry Sergeev | oggi, 01:01
Un nuovo salto nella stampa 3D: Matthew Deans testa i materiali nel NextSpace TestRig Matthew Deans della Scuola di Ingegneria James Watt carica una cartuccia con campioni di materiale stampato in 3D nel NextSpace TestRig per il test. Fonte: James Watt School of Engineering

Nel seminterrato dell'Università di Glasgow nasce una tecnologia che potrebbe salvare il futuro delle missioni orbitali dai detriti incontrollati. Nella Scuola di Ingegneria James Watt è stata inaugurata la prima installazione di prova al mondo, creata appositamente per testare i materiali che si intende stampare in 3D direttamente nello spazio. Si chiama NextSpace TestRig.

NextSpace TestRig nella Scuola di Ingegneria James Watt dell'Università di Glasgow
NextSpace TestRig nella Scuola di Ingegneria James Watt dell'Università di Glasgow. Illustrazione: James Watt School of Engineering

Questo sviluppo è stato possibile grazie al dottor Gilles Bailet in collaborazione con il Manufacturing Technology Centre con il supporto dell'UK Space Agency, che ha destinato £253.000 al progetto. L'installazione simula le condizioni spaziali - vuoto e temperature da -150°C a +250°C - per testare se i materiali stampati possano resistere a carichi reali al di fuori della Terra.

Dottor Gilles Bailet, Matthew Deans e Charlie Patterson con l'installazione di prova NextSpace TestRig
Dottor Gilles Bailet (Dr Gilles Bailet), Matthew Deans (Matthew Deans) e Charlie Patterson (Charlie Patterson) con l'installazione di prova NextSpace TestRig. Illustrazione: James Watt School of Engineering

Stampare in 3D nello spazio non è una moda, ma una necessità. Portare intere antenne, riflettori o elementi stazionari dalla Terra è costoso e rischioso. È molto più efficiente crearli sul posto - direttamente in orbita. Ma c'è un problema: nello spazio anche una piccola crepa può trasformare parte della struttura in un detrito che viaggia alla velocità di proiettile. E questo detrito potrebbe essere l'inizio di una catastrofe.

NextSpace TestRig consente di testare polimeri, metalli e ceramiche per la resistenza in condizioni realistiche - utilizzando fino a 20 kilonewton di forza e cicli di raffreddamento-riscaldamento. Il sistema unico può testare più campioni in un singolo ciclo, accelerando notevolmente il processo rispetto ai tradizionali laboratori.

Charlie Patterson esamina i campioni di materiale stampato in 3D testati su NextSpace TestRig
Charlie Patterson (Charlie Patterson) esamina i campioni di materiale stampato in 3D testati su NextSpace TestRig. Illustrazione: James Watt School of Engineering

Non è il primo sviluppo di Bailet nel campo della stampa 3D spaziale - ha già brevettato una stampante 3D orbitale che è stata testata a bordo di un aereo con gravità zero. Ora NextSpace TestRig è aperto a scienziati e clienti commerciali da tutto il mondo. Inoltre, sarà una futura piattaforma per la creazione di standard di sicurezza nella produzione spaziale.

Iain Hughes dell'UK Space Agency sottolinea che questo progetto fa parte di una strategia per lo sviluppo delle infrastrutture spaziali nazionali. E Glasgow, già uno dei leader nella fabbricazione di piccoli satelliti, avrà un nuovo potente strumento per rafforzare le proprie posizioni a livello internazionale.