L'Egitto guarda al cinese J-35, ma non si affretta a scommettere - tutto a causa degli americani

Durante le recenti esercitazioni aeree con la Cina, il comandante dell'Aeronautica Egiziana si è probabilmente interessato al nuovo caccia stealth J-35. Non ci sono dichiarazioni ufficiali, ma la situazione ha già suscitato una serie di speculazioni.
Cosa si sa
Le esercitazioni aeree "Aquila della civiltà 2025" si sono svolte presso la base egiziana di Wadi Abu Rish. La Cina ha partecipato con i caccia J-10C, aerei da riconoscimento radar KJ-500 e rifornitori YU-20. L'Egitto ha schierato i MiG-29 russi. Proprio durante queste manovre, il generale Mahmoud Fouad Abdel Gawad, secondo fonti non ufficiali, ha mostrato un forte interesse per il caccia di quinta generazione J-35.
Il J-35, che non è ancora ufficialmente disponibile per la vendita, è basato sul dimostratore FC-31. È progettato per operazioni al di fuori del contatto visivo ed è in grado di trasportare fino a sei munizioni interne e sei esterne, comprese le missili cinesi PL-10, PL-15, PL-21 e bombe di precisione. Grazie alla ridotta visibilità, ai sensori moderni e a un raggio d'azione di fino a 1200 km, ha ambizioni di competere con i suoi omologhi americani.
È interessante notare che l'Egitto ha già in dotazione oltre 200 F-16 americani, Rafale francesi e MiG russi. Tuttavia, il Cairo non può aggiornare gli F-16 secondo gli standard occidentali - Washington ha limitato le forniture di radar AESA e missili moderni. Nel 2018, gli egiziani avevano intenzione di acquistare il Su-35 dalla Russia, ma l'accordo è stato bloccato dalle sanzioni americane.

Caccia cinese J-35 promettente. Illustrazione: @ZGGGRWY01
È in questo contesto che l'interesse per i sistemi cinesi appare del tutto logico. Ma per ora sembra più un modo per dimostrare agli Stati Uniti che l'Egitto ha un'alternativa. Nel 2022, una strategia simile ha dato i suoi frutti: dopo i colloqui sul Su-35, Washington ha offerto al Cairo l'accesso agli F-15.
Tuttavia, ci sono rischi: il J-35 non ha ancora superato i test di combattimento, la versione finale del motore è ancora in fase di sviluppo e l'aereo stesso rimane un prototipo in fase avanzata di testing. Inoltre, la compatibilità della piattaforma cinese con i già esistenti sistemi NATO è dubbia - l'integrazione richiederà risorse e tempo.
In ogni caso, il Cairo ha anche una terza opzione - il caccia leggero sudcoreano FA-50 con standard occidentali, costo inferiore e potenziale produzione locale.
Tutto ciò testimonia il desiderio dell'Egitto di mantenere una politica multivalente. La partnership con la Cina è stata formalizzata lo scorso anno e l'ammontare dei contratti ha già raggiunto il miliardo di dollari. Le esercitazioni "Aquila della civiltà" sono state un'occasione per vedere la tecnologia cinese in azione, ma se il Cairo acquisterà il J-35 resta una grande domanda.
Fonte: Army Recognition