Negli Stati Uniti è esplosa una fabbrica che produceva missili balistici intercontinentali

Di: Mykhailo Stoliar | 17.04.2025, 12:57
Esplosione alla fabbrica Northrop Grumman: cosa si sa finora Edificio della fabbrica Northrop Grumman dopo l’esplosione. Fonte: AP News

La mattina del 16 aprile alle 7:38 un’esplosione ha completamente distrutto l’edificio della fabbrica Northrop Grumman Innovation Systems a Promontory, nello stato dello Utah. Proprio in questa struttura vengono prodotti motori a propulsione solida per sistemi strategici e di difesa degli Stati Uniti.

Cosa si sa

L’azienda ha confermato l’incidente, ma si è astenuta dal fornire spiegazioni riguardo alle cause. È stato indicato che i dipendenti che si trovavano all’interno dell’edificio o nelle sue vicinanze non hanno subito gravi lesioni e sono sotto osservazione medica.

Fino all’acquisizione nel 2018, la fabbrica apparteneva a Orbital ATK ed era uno dei principali produttori di motori a propulsione solida negli Stati Uniti. Lavorava su commissione dell’USAF, della NASA e di aziende aero-spaziali commerciali.

La rivista Air and Space Forces suggerisce che queste strutture potrebbero essere state coinvolte nella produzione del missile intercontinentale di nuova generazione LGM-35A Sentinel, del quale gli Stati Uniti pianificavano di acquistare 659 unità. L’ultimo test noto presso la fabbrica - il lancio statico del motore del primo stadio Sentinel - si è svolto il 6 marzo 2025.

Inoltre, Northrop Grumman svolge un ruolo importante nel progetto congiunto americano-giapponese di missili ipersonici - Glide Phase Interceptor. È responsabile della creazione del motore a propulsione solida del secondo stadio e del razzo di avvio. Dopo aver vinto la gara contro Raytheon, l’azienda doveva concludere i test di volo del prototipo.

La portata dell’esplosione e la distruzione di uno dei principali edifici produttivi solleva preoccupazioni riguardo a potenziali ritardi nell’attuazione dei programmi di difesa chiave. È ancora sconosciuto se siano state danneggiate tecnologie critiche o apparecchiature di ricerca. Non sono state fornite informazioni sulle condizioni di produzione e sui possibili tempi di ripresa delle attività nell’impianto.

Fonte: KSL News