JLR ha licenziato il direttore del design Gerry McGovern
Jaguar Land Rover ha licenziato il direttore del design Gerry McGovern, ha riportato Autocar e Autocar India citando le proprie fonti all'interno dell'azienda.
Si vocifera che al direttore creativo sia stato chiesto di lasciare l'azienda lunedì e che la sua posizione sia stata abolita con effetto immediato.
Una fonte di Autocar India afferma che McGovern è stato "accompagnato fuori dall'ufficio sotto scorta", sebbene i motivi esatti dell'incidente non siano ancora noti.
I rappresentanti ufficiali di JLR hanno rifiutato di commentare. Anche la società madre Tata Motors non ha ancora commentato la situazione.
I dettagli della decisione non sono chiari, ma è avvenuta appena una settimana dopo che il nuovo CEO PB Balaji — ex CFO di Tata Motors — ha sostituito Adrian Mardell, in pensione. Questo potrebbe indicare che la società madre indiana di JLR stia cercando un controllo ancora più stretto sul produttore automobilistico britannico.
Concept Jaguar Type 00. Illustrazione: Jaguar
McGovern era considerato una figura molto influente nel consiglio di amministrazione di JLR ed era un favorito del defunto Ratan Tata, ex presidente di Tata Group.
Questo segnò la fine della carriera di 21 anni di McGovern presso JLR, piena di brillanti successi.
McGovern è stato responsabile della reinterpretazione moderna del Defender, ha contribuito a mantenere la popolarità della gamma di quattro modelli di Range Rover e ha reinventato Jaguar per la transizione alla produzione esclusiva di veicoli elettrici, inclusa la creazione del controverso concept Type 00. Ha anche svolto un ruolo chiave nella strategia Reimagine di JLR nel 2021.
Prima di JLR, McGovern ha lavorato sui concept MG EXE, sul roadster MGF e sulla prima Land Rover Freelander presso British Leyland. Successivamente è entrato in Ford nel 1999, guidando i marchi Lincoln-Mercury e aprendo studi in California. È tornato nel Regno Unito per gestire una consulenza di design a Londra prima di rientrare in Land Rover nel 2004.
Fonte: Autocar
