La Lettonia avvia la produzione di carri armati Patria 6×6 per l'Ucraina

Di: Mykhailo Stoliar | 05.02.2025, 08:01
Innovazioni in azione: Recensione del veicolo blindato Patria 6x6 Portavalori blindato Patria 6x6. Fonte: Patria

L'ambasciatore dell'Ucraina in Lettonia Anatoliy Kutsevol ha visitato la produzione del primo lotto di carri armati Patria 6×6 per le Forze di Difesa ucraine.

Ecco cosa sappiamo

Il 3 febbraio, durante una visita di lavoro a Valmiera, ha avuto modo di conoscere il processo di produzione dei veicoli da combattimento. La visita si è svolta nell'ambito di incontri con funzionari locali, tra cui il sindaco Jānis Baiks e i rappresentanti della Defence Partnership of Latvia LLC.

In precedenza è stato riferito che la Lettonia sta preparando l'assistenza militare all'Ucraina per il 2025, che includerà la fornitura di veicoli corazzati per il trasporto di personale Patria, droni e formazione militare. Il numero esatto di veicoli blindati non è ancora noto, ma è probabile che siano in versione comando e controllo.

Ambasciatore dell'Ucraina alla produzione di veicoli corazzati per il trasporto di personale in Lettonia.
L'ambasciatore ucraino presso un impianto di produzione di veicoli corazzati in Lettonia. Illustrazione: Ambasciata dell'Ucraina in Lettonia

Il Patria 6×6 viene prodotto nell'ambito del programma internazionale Common Armoured Vehicle System (CAVS), che coinvolge Finlandia, Lettonia, Svezia e Germania. L'appalto è parzialmente finanziato dall'UE.

Il Patria 6×6 è un moderno veicolo corazzato multiuso per il trasporto di personale, in grado di superare terreni difficili, ostacoli d'acqua e di raggiungere una velocità di 100 km/h. Il veicolo è dotato di una protezione corazzata conforme agli standard STANAG 4569, che gli consente di resistere ai bombardamenti, ai frammenti di granata e alle esplosioni di mine. Il compartimento dell'equipaggio del veicolo può ospitare fino a 10 soldati e il suo design modulare consente l'installazione di varie armi, tra cui mitragliatrici da 12,7 mm, lanciagranate e moduli da combattimento.

Fonte: Ambasciata